“In alcuni campi di concentramento c’erano i cinema, la musica di Wagner, c’erano le piscine.”

È deplorevole il negazionismo del rappresentante regionale di Forza Nuova, che dipinge i campi di sterminio nazisti come se fossero centri di villeggiatura.
È una mistura ripugnante di complottismo, ignoranza e calcolo politico di fronte alla quale viene da chiedersi perché vengano concessi spazi del genere in una trasmissione di un servizio pubblico.
Dare diffusione a delle plateali menzogne è il contrario del fare informazione, è il contrario del giornalismo.

Ci sono delle regole di convivenza civile, regole democratiche che hanno una storia ben precisa e che sono scritte nella Costituzione. L’ANPI richiama con forza tutti i cittadini democratici e le istituzioni a vigilare sul rispetto di queste regole e della loro storia.

[si veda Repubblica Firenze]

Striscione di Forza Nuova sotto casa del sindaco di Lucca

È allarmante, per l’ennesima volta, quel che è accaduto a Lucca ieri.
Ancora un altro passo da parte di Forza Nuova nella penosa gara a chi è “più fascista” che si è innescata da qualche tempo in certi ambienti dell’estrema destra;
A tutti i democratici non deve però sfuggire il grande pericolo che porta con sé questa specie di competizione.
La rabbia di questi soggetti prende di mira 38 bambini e la modalità abbandona la politica per arrivare al confronto personale, agli striscioni sotto casa inneggianti alla dittatura: è un degenerazione morale, prima che politica.

L’ANPI della Toscana esprime solidarietà al Sindaco di Lucca e ricorda che né Forza Nuova né altri possono intimidire la società civile o le istituzioni.

La situazione di emergenza causata dai fascismi vecchi e nuovi è però del tutto concreta, l’uso strumentale delle difficoltà di molte persone per ottenere un consenso da utilizzare in continuità con la storia della dittatura fascista deve suscitare una reazione da parte di tutti.

È evidente che l’iniziativa del comune di Lucca, per quanto puramente simbolica, è una strada utile all’integrazione fatta nel solco dei valori democratici della nostra Regione e dell’Italia tutta.
Auspichiamo quindi che altri Comuni vogliano intraprenderla, anche come risposta a queste provocazioni, ma soprattutto che come testimonianza dell’attuazione dello spirito della Costituzione.