Striscione contro don Biancalani. Anpi Pistoia e Anpi Toscana stanno dalla sua parte

Anpi Pistoia e Anpi Toscana sanno da che parte stare. Ed è quella di don Biancalani. Lo striscione di Forza Nuova contro il prete di Vicofaro è un attacco vile perché colpisce gli ultimi della società. E vediamo con tutta chiarezza la strumentalizzazione di un episodio come l’arresto per droga di una persona accolta a Vicofaro per il rilancio della campagna razzista.

vicofaro

Certo. Vanno fatti i distinguo. Se una persona viene trovata a spacciare droga, è giusto che sia fermata dalle forze dell’ordine. Ma, in un paese che tiene alla legalità, questo deve avvenire indipendentemente che la persona sia straniera o italiana. E specularci sopra è scorretto.

Dunque è evidente che Forza Nuova vuole soffiare sul fuoco della xenofobia. E’ evidente che vuole colpire l’anello più debole della società, i migranti in fuga da guerra e fame, soprattutto quando annuncia una manifestazione di protesta proprio il 21 aprile. Guardacaso proprio quando sarà in visita a Vicofaro l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. E Forza Nuova vuole colpire figure come quella di don Biancalani, già oggetto di attacchi e offese di ogni genere, solo perché obbedisce alle leggi della solidarietà e dell’accoglienza.

L’Anpi non ci sta a questo gioco al massacro e si schiera dalla parte di don Biancalani e di tutte le persone fuori dalla società e senza una meta accolte a Vifocaro.

Tragedia di Livorno: ANPI TOSCANA chiede più sicurezza sui luoghi di lavoro

La morte dei due lavoratori al porto industriale di Livorno che stavano effettuando la manutenzione di una cisterna all’interno del Deposito Costiero Neri, ci lascia sgomenti. Non si può andare a lavorare la mattina con il rischio di non tornare a casa la sera. Siamo vicini alle famiglie di Nunzio Viola, 52 anni, e Lorenzo Mazzoni, di soli 25 anni. Aderiamo alla giornata di lutto nel giorno dei funerali e alla fiaccolata di stasera indetta da Cgil Cisl e Uil a Livorno.

porto di livornoMa ci sembra incredibile che dopo anni e anni di battaglie sindacali per avere tutte le garanzie di sicurezza sui luoghi di lavoro, siamo ancora qui a piangere due operai morti in una situazione che gli stessi inquirenti non sanno ancora spiegare. Ed è davvero inquietante sapere che il comitato sicurezza non sia mai stato convocato dall’autorità portuale.

Ci chiediamo allora quanti passi indietro siano stati fatti in questi anni sulla sicurezza dei lavoratori. Ci chiediamo quante garanzie sono venute meno con la scusa di questi lunghi anni di crisi economica che non sono certo finiti. E chiediamo più sicurezza. Chiediamo più garanzie per i lavoratori.

Perché l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Lo dice l’articolo 1 della Costituzione. E i partigiani hanno combattutto anche per questo. Ma non c’è mai lavoro senza sicurezza.

Siena: oggi 23 marzo il convegno nazionale “L’antifascismo, origine e forza delle istituzioni democratiche”

Oggi 23 marzo si tiene a Palazzo Pubblico di Siena, nella Sala delle Lupe, il convegno nazionale “L’antifascismo, origine e forza delle istituzioni democratiche”, organizzato da Anpi e Comune di Siena. E’ dedicato al ruolo degli Enti locali nella tutela dei principi e dei valori della Costituzione italiana. L’inizio del convegno è previsto per le ore 15.

siena anpiI lavori – coordinati da Vania Bagni di Anpi Toscana – si aprono con un intervento del consigliere regionale Simone Bezzini, che porta il saluto del presidente della Giunta regionale della Toscana Enrico Rossi. Le relazioni introduttive sono affidate al sindaco di Siena Bruno Valentini e all’avvocato Emilio Ricci, vice presidente nazionale Anpi. A seguire gli interventi di Alessandro Orlandini (direttore Isrsec), di Silvia Folchi (presidente Anpi di Siena) e dei sindaci e rappresentanti delle Regioni che hanno adottato delibere analoghe a quella del Comune di Siena. Tra gli altri: Arianna Viscogliosi, assessore al personale e alle pari opportunità del Comune di Genova; Giovanni Bettarini, assessore all’urbanistica del Comune di Firenze; Alberto Bellelli, sindaco di Carpi (Modena); e Mauro Alessandri, sindaco di Monterotondo (Roma).

Molti Comuni italiani stanno infatti adottando delibere con le quali si regola la concessione di spazi, aree o strutture pubbliche al fine di contrastare condotte riconducibili al fascismo, al nazismo, al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. Da ricordare che la XII disposizione della Costituzione italiana vieta la ricostituzione del partito fascista ed è per questo che le amministrazioni pubbliche, di vari orientamenti politici, stanno fornendo un segnale forte al Paese anche per attuare le leggi Scelba e Mancino e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Per rappresentare e diffondere il concreto impegno antifascista e antirazzista, l’Anpi nazionale e il Comune di Siena, secondo capoluogo in Italia e primo Comune in Toscana ad adottare la delibera, organizzano questo convegno, invitando tutti i Sindaci e i rappresentanti delle Regioni impegnati su questo fronte e tutti coloro che intendono avviare un percorso. Le conclusioni della giornata sono affidate a Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.

Manifestazione per Idy Diene (oggi sabato 10 marzo): Anpi, Arci e Cgil Firenze aderiscono

“Aderiamo alla manifestazione indetta a Firenze dalle associazioni dei senegalesi in Toscana per oggi, sabato 10 marzo, in ricordo di Idy Diene”: così Anpi, Arci e Cgil di Firenze, che già avevano dato la propria adesione al presidio dello scorso martedì pomeriggio, proprio all’indomani dell’omicidio di Idy Diene, per mano di Roberto Pirrone, lunedì sul ponte Vespucci.
Condividiamo il dolore dell’intera comunità senegalese per l’assassinio di Idy. Invitiamo i cittadini e le cittadine di Firenze a riunirsi attorno al suo ricordo e alla sua famiglia – dicono Anpi, Arci e Cgil di Firenze -. Non possiamo, e nessuno deve farlo, permettere che il clima di odio e tensione che si respira in Italia oggi si continui ad alimentare. Anche per questo saremo in piazza domani, per questo cammineremo accanto alla comunità senegalese. Condividiamo l’invito delle associazioni senegalesi a marciare pacificamente. Sarà un corteo che vuol ricostruire un tessuto cittadino capace di farsi carico di queste tragedie, analizzarne la portata e fare il possibile perché non si ripetano”.
La manifestazione si svolgerà a Firenze con il raduno a partire dalle ore 14,30 in piazza Santa Maria Novella (partenza del corteo alle 15).