ANPI Castelfiorentino e ANPI Toscana: condanniamo lo sfregio nazista alla lapide di Aladino Bartaloni

Ci risiamo. Ancora una volta il segno distruttivo e lo sfregio nazifascista.

Come ANPI non possiamo non rimarcare ancora una volta come atti di questo tipo non siano soltanto un attacco alla memoria di un civile, Aladino Bartaloni, morto impiccato a vent’anni, ma anche un chiaro messaggio i cui destinatari sono le cittadine e i cittadini democratici.
 
Chiediamo nuovamente di tenere alta l’attenzione alla magistratura in un territorio, quello empolese, gravemente colpito dalle minacce nazi-fasciste. Ricordiamo i due fatti successi nell’Empolese Valdelsa in poco meno di un anno: l’altra svastica a Empoli all’ex Vetreria Taddei e la lettera minatoria al sindaco empolese Brenda Barnini.
 
L’ANPI, ad ogni livello, è presente nel contrasto alle organizzazioni nostalgiche di quell’epoca feroce. Alle istituzioni chiediamo altrettanto impegno.
 
 

Lettera al mio maestro Antonio Berni. Domenica 11 febbraio a Pistoia

In occasione della giornata dedicata al ricordo “della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani, dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (L. 30 marzo 2004 N.92) l’ ANPI – Comitato Provinciale di Pistoia presenta:

“Lettera al mio maestro Antonio Bemi”

di Pier Claudio Devescovi

con la  presenza dell’autore

Domenica 11 Febbraio 2018,  ore 16:30

Museo Marino Marini

Corso Silvano Fedi, 72- Pistoia

Immaginando di scrivere una lettera al proprio maestro della scuola elementare,  il pistoiese Pier Claudio Devescovi,  nato al Lucca da genitori emigrati dall’Istria due anni prima della sua nascita,  ripercorre le tappe più importanti della sua crescita  in una società prima sconvolta dalla fine della guerra e successivamente alla ricerca di una nuova identità. Le pagine diventano una viva testimonianza dell’esodo dall’Istria, visto con gli occhi di un bambino, ma anche un omaggio alle sue radici e all’intreccio della cultura toscana con quella istriana che tuttora abitano i suoi ricordi.

Introduce e dialoga con l’Autore  Armando Sestani, Vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Lucca e studioso del fenomeno migratorio dalmato-giuliano nel dopoguerra.

Lettura di passi a cura di Marco Leporatti. 

Sarà possibile iscriversi, o rinnovare la tessera all’ANPI e sottoscrivere l’ “Appello alle Istituzioni contro tutti i fascismi” allegato alla presente.

 

                        La Presidenza ANPI di Pistoia

Giornate del tesseramento Anpi 2018. Vieni a fare la tessera

Oggi e domani, 3 e 4 febbraio, si tengono anche in Toscana le Giornate del tesseramento ANPI per l’anno 2018. L’Associazione dei partigiani italiani invita tutti i cittadini e le cittadine, soprattutto delle giovani generazioni, ad incontrarci nelle piazze delle città toscane, per iscriversi o per rinnovare la tessera.
Oggi più che mai, infatti, c’è bisogno di far vedere da che parte sta la Toscana.
Oltre ad aderire all’ANPI sarà possibile firmare l’appello nazionale unitario “Mai più fascismi” con cui si chiede alle Istituzioni di vietare alle organizzazioni e ai partiti neofascisti e neonazisti di partecipare alle elezioni e di scioglierli. L’appello, sottoscritto da 23 tra Associazioni, Partiti, Sindacati, Movimenti sta “viaggiando” in tutta Italia con iniziative messe in campo dai promotori.
Fermiamo questa deriva. Ribadiamo tutti insieme che l’Italia è una Repubblica democratica che rifiuta il fascismo e la rinascita di movimenti e partiti che si rifanno al fascismo.

Provincia di Pisa
Pisa: sabato 3 febbraio – ore 16-19 – Borgo Stretto (davanti Chiesa San Michele in Borgo); domenica 4 febbraio – ore 10-19 – Largo Ciro Menotti
Pontedera: sabato 3 febbraio – ore 15-18,30 – Circolo Arci Il Romito, Via Ulisse Dini – Loc. Il Romito
Bientina: domenica 4 febbraio – ore 9-13 – Piazza Vittorio Emanuele II

Provincia di Prato
Cantagallo: 4 febbraio – dalle ore 15 – Circolo ARCI Carmignanello.
Mercatale: 4 febbraio – Sezione ANPI Vernio – banchetto c/o Circolo ARCI di Mercatale.
Vernio: 4 febbraio, dalle ore 15, Circolo ARCI di Mercatale.

Provincia di Firenze
Empoli: sabato 3 febbraio – dalle ore 16 – Largo 8 marzo ’44.
Firenze: Sezione ANPI Oltrarno: sabato 3 febbraio – dalle ore 10 – Sala delle Leopoldine, Piazza Torquato Tasso 8

Provincia di Siena
Siena: sabato 3 febbraio – ore 15,30-20 – Sede ANPI, Viale C. Maccari 3

Provincia di Arezzo
Arezzo: sabato 3 febbraio – ore 15 – Circolo Culturale “Aurora”, Piazza S. Agostino. Domenica 4 febbraio – ore 10-12 – Sede ANPI provinciale / ore 20 – “Pizzata dell’ANPI” presso “Circolo de’ Ghibellini”

Ecco il link: http//www.anpi.it/eventi/contesto/giornata-del-tesseramento

Forza Nuova denuncia il Sindaco di Pontedera

L’ANPI regionale Toscana esprime piena solidarietà e sostegno al Sindaco di Pontedera (PI), Simone Millozzi. 

La Costituzione della Repubblica ripudia il fascismo, quindi la propaganda di idee razziste, antisemite e omofobe. È quello che il Comune di Pontedera, come avviene in tanti altri Comuni d’Italia, chiede di sottoscrivere a chiunque voglia esprimersi negli spazi pubblici.

L’annunciata denuncia di Forza Nuova è da considerarsi dunque fuori dal contesto civile e democratico.

[la notizia dal web]

Vessillo nazista alla caserma Baldissera di Firenze

Chiamarlo un atto vergognoso sarebbe poco. L’esposizione della bandiera neonazista dentro la caserma Baldissera dei carabinieri di Firenze è intollerabile.
Non è solo uno sfregio a uno dei simboli della sicurezza della nostra comunità: l’Arma dei Carabinieri. Ma è anche e soprattutto un colpo al cuore dei valori sui quali si fonda la Repubblica italiana. Parliamo dei valori della Resistenza. Parliamo di tutti quegli uomini e quelle donne che durante la Seconda Guerra Mondiale lottarono per liberare il nostro Paese dalla violenza del nazifascismo. Per dare al nostro Paese le fondamenta su cui costruire la Repubblica.

L’Arma dei Carabinieri ha dato molto alla storia d’Italia e in particolare alla storia della Resistenza. Come non ricordare i tre martiri di Fiesole – Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti – che il 12 agosto del 1944 si consegnarono alle truppe tedesche per salvare dieci ostaggi e subito dopo furono fucilati? Come non ricordare il contributo dato alla Liberazione di Firenze dall’Arma dei Carabinieri?
È per questo che lo sgomento di fronte ad un episodio del genere è più forte.

In un periodo, poi, in cui nella nostra città e in tutta la Toscana l’estrema destra si sta ritagliando spazi sempre più ampi e la risposta delle Istituzioni non è sempre all’altezza della sfida. Quanto dovremo aspettare perché ci si renda conto che l’avanzata del neofascismo anche qui, in una delle città simbolo della Resistenza, della cultura del rispetto e dell’apertura al mondo, sta assumendo dimensioni oltremodo preoccupanti e non può più esser vista come fenomeno marginale, ma combattuta con fermezza?

Ecco perché dobbiamo interrogarci non solo su chi ha esposto quella bandiera, ma anche su chi, prima che divenisse di dominio pubblico, ha visto ed ha taciuto, ha visto e ha lasciato correre.
Deve essere fugata ogni ombra in questa faccenda.
Chiederemo al più presto un incontro al Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, perché è intollerabile che i membri delle forze dell’ordine non siano pienamente aderenti ai principi e ai valori di quella Costituzione su cui giurano.
Convenendo inoltre con la pronta reazione della ministra Pinotti ci attiveremo per incontrarla sul tema del rispetto dei principi democratici e dei valori costituzionali nell’esercito.

ANPI Firenze
ARCI Firenze
CGIL Firenze

[l’articolo sulla stampa]

“In alcuni campi di concentramento c’erano i cinema, la musica di Wagner, c’erano le piscine.”

È deplorevole il negazionismo del rappresentante regionale di Forza Nuova, che dipinge i campi di sterminio nazisti come se fossero centri di villeggiatura.
È una mistura ripugnante di complottismo, ignoranza e calcolo politico di fronte alla quale viene da chiedersi perché vengano concessi spazi del genere in una trasmissione di un servizio pubblico.
Dare diffusione a delle plateali menzogne è il contrario del fare informazione, è il contrario del giornalismo.

Ci sono delle regole di convivenza civile, regole democratiche che hanno una storia ben precisa e che sono scritte nella Costituzione. L’ANPI richiama con forza tutti i cittadini democratici e le istituzioni a vigilare sul rispetto di queste regole e della loro storia.

[si veda Repubblica Firenze]

Striscione di Forza Nuova sotto casa del sindaco di Lucca

È allarmante, per l’ennesima volta, quel che è accaduto a Lucca ieri.
Ancora un altro passo da parte di Forza Nuova nella penosa gara a chi è “più fascista” che si è innescata da qualche tempo in certi ambienti dell’estrema destra;
A tutti i democratici non deve però sfuggire il grande pericolo che porta con sé questa specie di competizione.
La rabbia di questi soggetti prende di mira 38 bambini e la modalità abbandona la politica per arrivare al confronto personale, agli striscioni sotto casa inneggianti alla dittatura: è un degenerazione morale, prima che politica.

L’ANPI della Toscana esprime solidarietà al Sindaco di Lucca e ricorda che né Forza Nuova né altri possono intimidire la società civile o le istituzioni.

La situazione di emergenza causata dai fascismi vecchi e nuovi è però del tutto concreta, l’uso strumentale delle difficoltà di molte persone per ottenere un consenso da utilizzare in continuità con la storia della dittatura fascista deve suscitare una reazione da parte di tutti.

È evidente che l’iniziativa del comune di Lucca, per quanto puramente simbolica, è una strada utile all’integrazione fatta nel solco dei valori democratici della nostra Regione e dell’Italia tutta.
Auspichiamo quindi che altri Comuni vogliano intraprenderla, anche come risposta a queste provocazioni, ma soprattutto che come testimonianza dell’attuazione dello spirito della Costituzione.

In Toscana nasce il Comitato in sostegno dei valori democratici

In data 19 ottobre 2017 si sono incontrati i rappresentanti delle forze sociali, politiche e sindacali che hanno risposto all’appello dell’ANPI Regione Toscana, per costruire un Comitato in sostegno dei valori democratici e contro ogni forma di fascismo e discriminazione.

I presenti hanno convenuto sia sulla necessità di aggregare una rete di relazioni e organizzativa volta ad approfondire le tematiche di ordine culturale e sociale che corrispondono ai fascismi odierni, sia sull’urgenza di mettere in atto iniziative di contrasto verso tutte le forme di fascismo e razzismo che si manifestano sul territorio toscano.

Il primo appuntamento del comitato sarà il prossimo 28 ottobre, 95° anniversario della Marcia su Roma, a ricordare che questa data segnò l’inizio della dittatura fascista in Italia. In ogni provincia saranno organizzati presidi ed manifestazioni unitarie.

Hanno aderito:
ANED
ARCI
CGIL
FEDERAZIONE DEGLI STUDENTI
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA
MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA – ART.1
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
PARTITO DEMOCRATICO
POSSIBILE
RETE ANTIRAZZISTA FIORENTINA
RETE DEGLI STUDENTI
SINISTRA ITALIANA
UDU
UIL
UN’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS

“Subito in Toscana un Comitato regionale antifascista”

Si è svolto a Firenze, il 3 ottobre, un incontro tra il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’ANPI regionale e l’Istituto storico della Resistenza. Piena condivisione di un comune percorso antifascista.


La costruzione di un comitato che metta insieme istituzioni e organizzazioni impegnate nella difesa della Costituzione e della democrazia; la promozione di una iniziativa regionale capace di mobilitare la Toscana antifascista; un evento a San Rossore nel settembre 2018, in occasione dell’ottantesimo delle leggi razziali che proprio nell’allora tenuta reale vennero firmate; l’attivazione di meccanismi di analisi e conoscenza – anche in collaborazione con università e centri studi – che affianchino l’attività di monitoraggio dei media e del web che da questa estate la Regione Toscana sta portando avanti.

Sono queste le indicazioni emerse dall’incontro che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha convocato presso la presidenza per discutere della preoccupante crescita di comportamenti e affermazioni che configurano l’apologia di fascismo o la discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Alla riunione, a cui ha partecipato anche la vicepresidente Monica Barni che tra le sue deleghe ha anche le politiche della memoria e la cultura dei diritti umani, c’erano i rappresentanti dell’Istituto Storico della Resistenza, dell’Anpi e dell’Aned.

“Siamo reduci da un’estate in cui anche in Toscana si sono moltiplicati i rigurgiti fascisti, con minacce e intimidazioni e anche le cronache di questi giorni riportano segnali preoccupanti – ha sottolineato Rossi – Per questo sentiamo il bisogno di un impegno più forte da parte delle istituzioni ma anche dei cittadini, consapevoli che la nostra Costituzione si fonda sul lavoro, la democrazia, l’eguaglianza ed è di per sé antifascista. Non basta più limitarsi a qualche comunicato di condanna. Bisogna rispondere, presidiare, reagire. Denunciare quando necessario ma anche studiare bene un fenomeno che non possiamo permetterci di ignorare o trascurare”.

Della necessità di mettere in rete tutte le varie iniziative che sono state promosse in questi anni ha parlato la vicepresidente Barni: “E’ il momento di fare sistema – ha sottolineato – e allo stesso tempo dobbiamo non essere autoreferenziali, puntando a iniziative che vadano oltre le persone che già sono convinte di certi valori. Dovremo promuovere una grande azione educativa, rivolta alle scuole ma non solo”.

(da www.regione.toscana.it)